IL SUCCESSO | Finanziamento | Luglio 2014 |
Capita spesso che gli imprenditori, non da ultimi quelli di successo, non facciano distinzioni tra la sfera aziendale e quella privata. Lavoro e vita personale diventano un tutt'uno. Lo stesso accade anche a livello patrimoniale, dove i confini tra i due ambiti tendono a diventare sempre più labili. Ma così facendo, quali rischi corrono? Quattro imprenditori su cinque hanno investito tutto il proprio patrimonio in azienda. Sono convinti che non vi sia investimento migliore della propria attività perché la conoscono approfonditamente e perché la controllano in prima persona. Così facendo però, espongono la maggior parte della loro sostanza direttamente ai rischi correlati all'azienda. Versando, invece, regolarmente i fondi non necessari alla ditta sotto forma di dividendi o di salario, un imprenditore può ridurre l'esposizione del proprio patrimonio all'andamento societario. Gestione aziendale non chiara Quando spese private o valori patrimoniali non necessari all'attività commerciale risultano sul conto economico o a bilancio, più passa il tempo e più è difficile valutare quanto l'azienda sia effettivamente in salute. Il rischio è che perdite risultanti dall'attività principale vengano occultate da profitti derivanti da quelle secondarie. |
Allo stesso modo un'azienda perfettamente sana, potrebbe trovarsi in difficoltà a causa di eccessivi prelevamenti privati. Con una netta separazione tra spese e prelievi, ossia tra valori patrimoniali di natura societaria e valori privati, si possono creare le premesse per una gestione professionale della società. Successione difficile Quando il confine tra sfera privata e professionale all'interno dell'azienda non è ben definito, ne risente irrimediabilmente anche la pianificazione della successione. Scarsa pianificazione previdenziale Solo un terzo circa dei titolari di micro e piccole aziende si preoccupa a tempo debito e approfonditamente di pianificare la propria previdenza. Gli altri partono dal presupposto che la cessione dell'attività sarà sufficiente per finanziare la propria rendita. Spesso però, la vendita della società è meno facile del previsto oppure il prezzo si rivela inferiore a quanto atteso. Con una pianificazione previdenziale esterna all'azienda l'imprenditore può mettersi nella condizione di non doversi affidare unicamente alla cessione aziendale per assicurarsi il proprio futuro. |
Quanti successori interessati alla società, ad esempio, hanno la volontà e soprattutto la forza finanziaria, per rilevare subito gli immobili privati del proprietario precedente? Separando i beni necessari all'azienda da quelli superflui, si rende più appetibile (e più semplice) la successione. La verità è che nella realtà di tutti i giorni, tracciare una linea chiara tra sfera professionale e sfera privata, non è sempre così semplice. D'altra parte solo gli imprenditori che si immergono completamente nella propria attività e che si immedesimano profondamente nella propria azienda riescono a trasmettere l'impegno e la passione che li caratterizzano ai propri clienti e ai propri collaboratori. L'importante è non dimenticarsi dei rischi e, soprattutto, prendere le necessarie contromisure.
UBS sostiene le PMI con prodotti e servizi finanziari, tutela le PMI con prodotti e servizi previdenziali e accompagna le PMI nel processo di successione aziendale.
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